Blog amici

domenica 7 aprile 2019

Bye


E' sempre difficile salutare, e in questo caso salutare e ringraziare tutti voi che ci avete seguito con grande affetto.
Questo è l'ultimo post che scrivo su questo blog, un po' trascurato, un po disordinato ma tanto amato.
Ho provato più e più volte a scrivere e ad aggiornarvi sul nostro quotidiano, ma che dirvi i cambiamenti sono stati così tanti da non ritrovarmi più qui. 
Avrei potuto cambiare "abito" al blog, ma non mi è sembrata una buona idea, più che altro non mi è sembrata un'idea onesta.
Siamo stati bene qui, felici di condividere un pezzo del nostro percorso, non smetto di raccontarvi di noi, semplicemente  da adesso mi troverete su un altro blog, Dare alla luce.
Da 5 passi dal mare infinita gratitudine.
Maria Grazia




lunedì 25 giugno 2018

Vi Racconto un Fumetto

Asterix e il giro di Gallia 


Capitolo 14 
Il banchetto 

Erano passati pochi minuti da quando Cambialix aveva avvvisato Asterix e Obelix di non uscire dai sacchi perchè intorno c'erano troppe pattuglie.
Solo dopo pochi minuti era rimasta solo una pattuglia.
Il decurione della pattuglia ordinò a due dei suoi legionari: " Voi due! Uscite dai ranghi!" 
Purtroppo Asterix e Obelix sentirono delle parole pronunciate dal decurione, soltanto le parole "Voi due! uscite!" e siccome da dentro i sacchi non potevano vedere niente, pensarono che quelle parole erano state pronunciate da Cambialix, così uscirono dai sacchi e il decurione della pattuglia li riconobbe, Asterix e Obelix si  accorsero subito dell'errore. 
Mentre il decurione ordinava di arrestarli, Asterix disse ad Obelix: "Obelix, scappiamo e non dimenticare il sacco delle specialità!" 
I nostri due amici si avvicinarono alla pattuglia e in un solo secondo li avevano messi a terra. 
Salutarono Cambialix e se ne andarono.
Camminando a passo di marcia si trovavarono velocemente nella foresta che si trovava davanti al loro villaggio.
Intorno a loro regnava uno strano silenzio, ma Asterix lo ruppe dicendo ad Obelix: " Il nostro giro di Gallia e finito, caro Obelix!"
Aggiunse allora Obelix: "Si, siamo vicini al villaggio, caro Asterix!" 
E intanto il cagnolino continuava a seguirli...
Erano ormai passati cinque giorni da quando il cagnolino aveva cominciato a seguirli e loro ancora non lo avevano neanche visto.
Poco dopo videro la palizzata, sorvegliata da una sentinella, che aveva fatto costruire il prefetto Lucius Fiordilotus per rinchiudere gli abitanti del villaggio.
Asterix bevve un sorso di pozione magica e colpì la sentinella.
Lucius Fiordilotus

Prima di rompere la palizzata per entrare nel villaggio, Asterix disse alla sentinella: "Và ad avvertire il prefetto Lucius Fiordilotus che siamo tornati e che lo invitiamo a una festa che dimostrerà la nostra vittoria! Abbiamo fatto il giro di Gallia!"
Obelix rompette la palizzata! 
Gli abitanti del villaggio, storditi dal rumore che aveva creato Obelix  rompendo la palizzata capirono che i loro due eroi erano tornati e corsero subito a dargli il benvenuto.
A sera l'ispettore Lucius Fiordilotus andò a constatare, con la morte nell'anima, la sua disfatta, accompagnato da Gracchus Nongettoplus, centurione dell'accampamento di Petibonum.
Asterix gli fece vedere le specialità che avevano preso i due amici  nel loro giro di Gallia e gli disse: "Ecco le delizie che abbiamo portato da tutta la Gallia...prosciutto di Lutezia, sciocchezze di Camaracum... vino di Durocortorum, salsicce di Tolosa, insalata nizzarda, bouillabaisse di Massilia, ostriche e vino di Burdigala!"
Proprio all'ultimo momento Obelix disse: "Ma manca ancora una cosa al nostro banchetto! La specialità del nostro villaggio! 
Allora, Asterix facendo l'occhiolino disse ad Obelix: "Giustissimo, Obelix!" e detto questo andò verso il prefetto Fiordilotus e gli disse: "Lucius Fiordilotus, il nostro villaggio ti offre la sua specialità...LA CASTAGNA!!"
E detto questo Asterix sferrò un pugno al prefetto facendolo volare molto in alto e facendogli perdere i sensi.
E così al loro banchetto aggiunsero la specialità del loro villaggio; l'immancabile cinghiale.
Poco prima che inizzasse il banchetto il cagnolino che era entrato con loro nel villaggio, ancora Asterix e Obelix non lo avevano notato, andò verso Obelix, gli abbaiò e Obelix si voltò, finalmente lo vide, si inginocchiò e gli diede una carezza.
Obelix decise che quello sarebbe stato il suo cagnolino; ma doveva trovargli un nome.
Ci pensò a lungo e dopo un po' ne trovo uno adatto; quel cagnolino si sarebbe chiamato Idefix.
Assurancetourix il bardo del villaggio al banchetto avrebbe voluto cantare una canzone di bentornati per i due amici, ma siccome agli abitanti del villaggio non piacevano le sue canzoni, per evitare che cantasse lo legarono e lo imbavagliarono non permettendogli di cantare e di partecipare al banchetto.
E per festeggiare l'esito trionfale del giro di Gallia, i nostri amici fecero un magnifico banchetto...un banchetto con molte stelle! I Galli mangiarono le deliziose specialità del loro bel paese...e i Romani contarono le stelle...


FINE 
Cristiano 

lunedì 18 giugno 2018

Asterix e il giro di Gallia 


Capitolo 13
I pirati 

Da pochi minuti, Asterix e Obelix avevano iniziato a cercare una nave per ritornare al loro villaggio quando videro davati a loro una nave che in quel momento stava scaricando dei menhir. 
Obelix era un costruttore e portatore di menhir.
Si avvicinarono al capitano della nave e Asterix gli chiese: 
"Venite dall'Armorica?" 


Cambialix

Il capitano della nave gli rispose con una faccia molto seria: "Si. Sono il capitano Cambialix, di Gesocribate.* Devo ritornare in Armorica, a nave scarica."
Asterix gli chiese se gli poteva dare un passaggio e lui accettò voltentieri e Obelix aggiunse: "E dei menhir me ne occupo io. Me ne intendo." 
Detto questo salì sulla nave e con una sola mano sollevò un menhir e lo mise insieme agli altri menhir già scaricati.
Dopo soli tre minuti aveva quasi finito il suo lavoro. 
Il Capitano tra il sorpreso e il meravigliato disse: "Voi non potete essere che Asterix e Obelix! Benvenuti a bordo!"
Rimasero solo due menhir e Obelix li scese tutti e due in una sola volta; uno in una mano e uno in un'altra. 
Obelix scese in tutto ben quaranta menir in soli tre minuti...grazie al suo bagnetto nella pozione magica!
Subito dopo aver mollato gli ormeggi, partirono. 
Quando furono al largo, Cambialix, avvertì Asterix e Obelix dicendo loro: "Non rischiamo d'incontrare dei Romani. Le loro navi non si spingono fin qui... ma ci sono i pirati!" 
In effetti a bordo di un'altra vicina si trovavano i terribili pirati incontrati in passato dai nostri amici, e del loro ultimo incontro i pirati ne avevano un dolente ricordo.
Proprio in quel momento il capitano della nave pirata stava raccontando a suo figlio, Eric, della battaglia avuta con i nostri eroi, dicendogli:" Dopo l'ultima battaglia, Eric, abbiamo dovuto fare delle economie e lavorare onestamente per comprare una nave nuova... per pagare i debiti ci vuole una preda!"
Il capitano era un'uomo di corporatura media, con una barba rossa, indossava un'vestito rosso, ed era senza un'occhio.
Proprio in quel momento la vedetta della nave pirata vide la nave sulla quale si erano imbarcati Asterix e Obelix e gridò al capitano: "Preda a tribordo!" 
Intanto sulla nave dove si trovavano i due amici, la vedetta informò il capitano, che aveva visto dei pirati. 
I pirati si avvicinarono alla nave pronti ad attaccarla ma si fermarono subito quando si accorsero che a bordo di quella nave si trovavano i loro nemici più temuti.
 E a quel punto il capitano della nave pirata pallido per la paura ordinò ai suo uomini: "Virate di Bordo, svelti! SVEEEEELTI!!"
Ma ormi era troppo tardi.
Asterix e Obelix in un batter d'occhio si tuffarono in mare e arrivarono alla nave pirata e salirono a bordo frantumando la nave.
I pirati per non affondare in mare usarono  un residuo del relitto della nave. 
E anche questa volta Asterix e Obelix ebbero la meglio sui pirati. 
Poco dopo i nostri eroi arrivarono a Gesocribate e siccome il porto della cittadina era pieno di pattuglie romane, Cambialix propose ai due di  scendere a terra nascosti dentro dei sacchi e i due amici accettarono volentieri la proposta.
Poco dopo la nave attraccò nel porto di Gesocribate e Asteix e Obelix furono trasportati secondo i patti, dentro i sacchi, da due marinai, seguiti da un terzo marinaio che invece scendeva il famoso sacco delle specialità.
Poggiati i sacchi, Cambialix suggerì loro di non uscire dai sacchi, dato che intorno a loro c'erano molte pattuglie Romane; al momento giusto li avrebbe avvertiti lui.
E indovinate chi si trovava vicino ai due sacchi?

Cristiano 
* Le conquet 

lunedì 11 giugno 2018

Asterix e il giro di Gallia


Capitolo 12 

Il recupero del sacco 

Era mezzanotte e mezza, pure il cagnolino si era addormentato.
In lontananza si sentivano dei passi; qualcuno stava camminando nel bosco in piena notte. 
Due loschi figuri si avvicinarono ai due eroi. 
Uno era grande e grosso, quasi calvo, indossava un pantalone e portava delle scarpe gialle e assomigliava a Obelix.
L'altro era basso e magro proprio come Asterix, aveva i capelli neri e indossava un paio di scarpe rosse. 
I due si chiamavano Plessus e Radius ed erano dei briganti, infatti rubarono  il sacco dei nostri amici e se ne andarono.
All'alba Asterix e Obelix si svegliarono e non trovando il sacco Asterix capì e disse:" Dobbiamo arrenderci all'evidenza! Ci hanno rubato il sacco delle specialità! Dobbiamo ritrovarlo. Senza il sacco il nostro viaggio sarà stato inutile! I ladri non possono essere andati lontano con quel sacco così pesante!" 
I due amici saltarono in sella ai loro rispettivi cavalli e andarono al galoppo in cerca del loro sacco, ma si fermarono quasi subito perchè davanti a loro c'erano i tue loschi tipi che avevano rubato il loro sacco, è non erano soli!
Li avevano appena catturati il generale Motus con i suoi legionari,credendo che fossero Asterix e Obelix. 
Asterix e Obelix si nascosero.


Motus

Plessus cercò di spiegare al generale Motus:" Ma vi dico che non siamo Asterix e Obelix! Siamo briganti, ma Romani! Io sono Plessus e lui Radius!" 

Allora il generale gli rispose con un forte accento romano:
"Per Saturno, me fate ride! Corrispondete alla segnalazione! Uno piccolo e uno grosso mostruoso che porta un sacco!" 
Come già sapete Obelix non sopportava che lo chiamassero grosso, fece per uscire dal nascondiglio, ma per fortuna Asterix lo fermò dicendo a bassa voce: "Calma, Obelix! Li seguiremo a distanza!" 
La grande città di Burdigala* fu messa subito al corrente della sensazionale cattura e i suoi abitanti diventarono molto tristi appena lessero un cartello, che diceva: "Asterix e Obelix i due Galli che sfidarono Roma, saranno esposti nella grande piazza di Burdigala, come esempio.
Il generale Motus, comandante della guarnigione, terrà un discorso."
Dopo un po' Asterix e Obelix arrivarono a Burdigala e quando arrivarono alla grande piazza il generale Motus aveva già iniziato il suo discorso e la prima cosa che sentirono fu proprio la voce del generale che diceva indicando il loro sacco delle specialità: "E questo sacco è la prova stessa della sconfitta di questi due infami che hanno sfidato la potenza di Roma!"
Allora Plessus E Radius dissero di nuovo al centurione che loro non erano Asteix e Obelix.
A quel punto irruppero nella piazza Obelix e Asterix e quest'ultimo disse al generale Motus: "Quegli uomini dicono la verità! E restituiteci il nostro sacco che abbiamo fretta!"
Appena il generale si rese conto che quei due che aveva catturato non erano Astertix e Obelix ordinò ai suoi legionari di catturare immediatamente i due eroi, ma per fortuna tutti gli abitanti di Burdigala erano dalla parte dei nostri amici, quindi andarono verso i legionari impedendo loro la cattura.
In questo modo Obelix e Asterix poterono recuperare il sacco delle specialità delle città visitate e andarono a comprare la specialità del luogo, l'ultima specialità del loro viaggio...mentre il cagnolino continuava imperterrito a seguirli; ancora loro  incredibilmente non lo avevano notato.
Andorono in un piccolo negozio e Asterix ordinò al negoziante: "Un'anfora di vino bianco di Burdigala e delle ostriche da portare via."
Il negoziante gliele diede e loro andarono al porto in cerca di una nave per ritornare al loro villaggio con il cagnolino dietro di loro che continuava a seguirli.

Cristiano
* Bordeaux  

lunedì 4 giugno 2018

Asterix e il giro di Gallia



Capitolo 11 
Finalmente a Tolosa

I Romani con Asterix e Obelix erano arrivati alle porte di Tolosa. 
Il centurione ordinò ai legionari di fermarsi e disse loro:
"Siamo in vista di Tolosa! Vado ad avvertire il prefetto. aspettate qui!" 
Dirigendosi verso il palazzo del prefetto il centurione pensò che dopo quella azione avrebbe ottenuto di sicuro una nomina negli uffici di Roma.
Arrivato nel palazzo del prefetto Cenepius, andò da questi e gli disse: "O prefetto Cenepius! Vi chiedo di seguirmi fino alle porte della città. Ho una sorpresa!" 
Appena arrivati alle porte della città il centurione e il prefetto Cenepius trovarono davanti a loro un mucchio di legionari svenuti.
Un legionario che non non aveva perso i sensi disse al centurione: "Ci hanno lasciati appena siete andato via... hanno detto che non andavano a Tolosa per vedere il prefetto ma per comprare salsicce e hanno rubato il carro."
E così il centurione come potete immaginare non ottenne la nomina negli uffici di Roma tanto sognata. 
Intanto i nostri Galli arrivano a Tolosa...
Tolosa era una città diversa dalle altre; c'erano case di legno col tetto di paglia ed era circondata da colline dove ci vivevano alcuni contadini. 
Asterix e Obelix comprate le salsicce  uscirono da Tolosa. 
In tutta la Gallia i Romani furiosi affiggono dei manifesti offrendo  ricche ricompense per la cattura dei nostri eroi.
La prossima tappa di Asterix e Obelix sarebbe stata Aginium* e già la maggior parte degli abitanti di questa città avevando saputo del Giro di Gallia dei due eroi li aspettavano con gioia. 
Proprio in quella città viveva un Gallo che si chiamava Odalix e avendo saputo che per la prossima tappa si sarebbero fermati nella sua città  era andato dal prefetto dicendogli: "Quei due Galli sono fortissimi! Vi proporrei di catturarli con l'astuzia! Gli farò mangiare dei cibi drogati, così si addormenteranno e non avrete che da venirli a prendere!"  
Il prefetto prontamente rispose: "Non mi picciono questi metodi... ma va bene Odalix." 

Odalix

La tappa del giro di Galia ad Aginium di Asterix e Obelix assume pervenze trionfali... siccome tutta la città aveva saputo del giro di Gallia di Asterix e Obelix e per loro erano degli eroi (ci voleva tanto coraggio per affrontare i Romani) così gli abitanti di Aginium si misero alle porte della città ad aspettarli e appena arrivarono incominciarono a gridargli frasi d'incoraggiamento, quando ad un tratto il carro di Asterix e Obelix venne fermato da Odalix, che gli andò incontro e gli disse: "Alt amici! Siete degli eroi e se mi fate l'onore di seguirmi, vi invito nella mia locanda a pranzare... mi chiamo Odalix. Ci saranno cinghiali e poi vi darò la specialità di Aginium che sono le prugne." 
Obelix propose ad Asterix di andarci e Asterix accettò ma disse ad Obelix di stare in guardia, perche erano già stati traditi una volta.
Arrivati alla locanda di Odalix, questi gli diede la specialità di Aginium , le prugne, da portare al villaggio e poi andò in cucina, a preparare i cinghiali.
Poco dopo tornò con un cinghiale su un vassoio che diede ad Obelix che incominciò a mangiarlo e stranamente non si addormentò perchè lui aveva bevuto la pozione magica e quella pozione lo proteggeva da qualsiasi veleno. 
Poi Odalix ritornò in cucina, preparò il secondo cinghiale e lo diede ad Asterix, siccome lui non lo mangiava gli chiese: "E voi non mangiate?" con un sorrisetto furbesco rispose "Dopo di voi!" 
Così Odalix fu costretto a mangiare una piccola porzione di cinghiale e appena messa in bocca cadde a terra svenuto.
Asterix chiese ad Obelix che non aveva ancora perso i sensi: "Ma tu, Obelix, non hai sonno?" Obelix che proprio in quel momento aveva finito di mangiare il cinghiale, rispose: "Sonno? No...piuttosto un po' di fame. Questo cinghiale aveva un saporino da svegliare un morto!" 
Asterix e Obelix uscirono dalla locanda ma invece di continuare il  viaggio con il carro, per non dare nell'occhio  decisero di prendere solo i cavalli  e da lì a poco entrarono in un bosco.
 Per allegerire il cavallo Asterix propose ad Obelix di passargli il sacco delle specialità dei luoghi viasitati ma l'amico quasi offeso non glielo diede.
Arrivata la sera il cavallo di Obelix a causa del  suo peso stramazzò a terra, costringendoli a fermarsi e stanchi decisero di rimanere li sino all'indomani mattina.
Si addormentarono in una notte di luna piena con il solito cagnolino accanto.

Cristiano 
* Agen 

martedì 29 maggio 2018

E sono 15...







C’è una fisicità nel rapporto madre-figlia che nulla al mondo potrà modificare e lega i due corpi, quello più piccolo a quello più grande, in un abbraccio naturale, anche quando sono lontane e non si vedono.”
Dacia Maraini

mercoledì 23 maggio 2018



Ogni bambino ha un naturale interesse per le cose viventi, ed è compito dei suoi genitori incoraggiarlo
Charlotte Mason