Asterix e il giro di Gallia
Asterix e Obelix si scambiarono uno sguardo interrogativo e dubbioso, il proprietario della taverna non poteva essere Giulio Cesare!
Capitolo 9
Tre uomini in barca
Asterix e Obelix, avevano lasciato da poco Lugdunum. Asterix disse: "E ora al galoppo verso la prossima tappa: Nicae*(1)."
Un ora dopo si fermarono in una affollata locanda per pranzare, subito dopo il pranzo ripresero il viaggio e in men che non si dica arrivarono a Nicae.
Asterix disse ad Obelix che la specialità di Nicae si chiamava insalata nizzarda.
Dopo che l'ebbero comprata Asterix e Obelix decisero di tuffarsi e raggiungere a nuoto la prossima tappa: Massilia*(2).
Ma fu una pessima idea; dopo dieci minuti erano già stanchi.
Per fortuna proprio davanti a loro in mezzo al mare c'era un signore che remava su una piccola barca.
Asterix e Obelix senza chiedere salirono sulla barca e incominciarono a remare verso Massilia...con al seguito il piccolo impavido cagnolino!
Il proprietario della barca preoccupato e spaventato disse:" Ma no! ma no! Ho noleggiato questa barca solo per me. Ci stiamo allontanando dalla costa! Dove andate?" "A Massilia" gli rispose Asterix, il proprietario della barca urlò: "Ma non voglio andare a Massilia! Ho fatto fatica a trovare un alberghetto a Nicae e non voglio perderlo..."
Ma i due nonostante le proteste dell'uomo continuarono a remare senza sosta verso Massilia.
Un ora dopo, finalmente i nostri amici arrivano a destinazione.
Asterix ringraziò il proprietario della barca, per averli "accompagnati" e poi si misero in cammino nel lungomare per cercare la specialità di Massilia.
La specialità di del luogo era una zuppa che si chiamava bouillabaisse.
Nel lungomare trovarono un'invitante taverna e vi entrarono per rinfrescarsi.
Nella parete della taverna c'erano decorazioni greche, in un tavolo erano sedute tre persone che giocavano a carte; la prima era di corporatura media quasi calva, con dei piccoli baffi e indossava un vestito marrove chiaro a pois, il secondo uomo era di corporatura minuta, magro e con lunghi capelli boccolosi, aveva un grosso naso lungo, e indossava un mantello rosso.
Il terzo era grasso e di corporatura media, aveva di piccoli e sottili baffi e un pizzetto, in testa portava un piccolo elmo simile a quello di Asterix; quest'ultimo chiamò il proprietario della taverna dicendo: "Cesare! E' arrivata altra gente!"
Cesare Labeldecadix |
Asterix e Obelix si scambiarono uno sguardo interrogativo e dubbioso, il proprietario della taverna non poteva essere Giulio Cesare!
Infatti rivolgendosi ai due disse: "Ma no, cosa avete capito? Sono Cesare, ma non sono mica Giulio! Sono Cesare Beldicadix!"
Asterix e Obelix prima di comprare la zuppa decisero di prendere qualcosa, Asterix chiese del latte di capra e Obelix chiese del cinghiale.
Cesare Beldicadix disse ai due amici: "Latte di capra...cinghiale...Oh cribbio! Non sarete mica quei due Galli che quei picchiati dei Romani cercano dapperttutto!" Asterix confermò che erano proprio loro, allora Cesare Belcadix gli disse: "Siete dei coraggiosi! Benvenuti a Massilia, offro un giro! Latte di per voi e pastis per noi!
Fuori dalla taverna ad aspettarli c'era sempre lui...
Cristano
*(1) Nizza
*(2) Marsiglia
Che bella accoglienza questa volta...
RispondiEliminaHo capito bene che siamo più o meno a metà giro di Gallia?
Ciao ciao!
Ciao Phoebe.
RispondiEliminaDiciamo che siamo quasi alla fine.
Ciao!
Cristiano