Robyn è appena bambina quando i genitori dicidono di lasciare la Nuova Zelanda per trasferirsi in Botswana con i tre figli, in mezzo al bush terra natale del papà di Robyn,Damien e Lulu.
La famiglia di Robyn si ritrova a vivere in una stalla restaurata dei genitori con carta da pacco laccata accanto alla casa dei nonni paterni (naturalmente contrari all'unschooling!) che raccontano ai nipoti le tradizioni del Botswana. Robyn e i suoi fratelli trascorrono la loro infanzia leggendo Lewis,Tolkien e Kipling partecipando a concorsi come "Pony dal Mantello più Bello" lavandosi i i pony da soli,imparando a cavalcare un cavallo selvaggio e imparando la matematica cucinando torte.
I nonni pensavano che questi ragazzi non avrebbero avuto un futuro invece proprio Robyn si iscrisse a Cambridge laueandosi in bioinformatica !
Un dialogo che mi ha colpito molto tra il nonno e Robyn è questo:
"E como lo chiamerai, Robbie ?" domandò nonno.
"Non so. Non ho ancora deciso."
"Che te ne pare di ..." Fece una pausa a effetto, tirando un pezzo di fil di ferro.
"Perchè non lo chiami come il cavallo di Alessandro Magno? Che ne dici?"
"Naaa" sospirai, continuando a fissare il letame invaso da erbacce. "Bucefalo è un nome bruttissimo."
Nonno si girò di scatto per guardarmi, fissandomi con uno sguardo azzurro e penetrante. "Che hai detto?"
"Credo che Bucefalo si bruttissimo, nonno."
"Ricordami ancora: quanti anni hai?"
"Quasi otto" risposi spazientita."
Robyn Scott
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomemadeMamma
Al prossimo venerdì...... :)
Agnese
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